Perseguendo i propri scopi statutari, l’Associazione Culturale Zenobi proiettandosi verso la città e la regione ha promosso convegni, incontri, dibattiti, scambi culturali che hanno visto e vedranno quali protagonisti i nipoti residenti in ogni paese europeo di tutti quei soldati dell’impero che essendo all’epoca considerati minoranze hanno perso con la fine del conflitto, anche il diritto alla storia e alla memoria. Nell’autunno del 2014 un viaggio di studio organizzato dalla Associazione Culturale Zenobi con il supporto logistico di una nota agenzia locale (Aurora Viaggi) ha portato un gruppo di 22 persone nelle lontane regioni della Galizia storica, suddivisa oggi tra la Polonia e l’Ucraina. In questi luoghi già nel corso del conflitto il comando di Cracovia aveva predisposto un piano regolatore per la sistemazione dei tanti cimiteri che la guerra aveva lasciato sul territorio, affidando la progettazione a molti noti architetti dell’epoca. Cimiteri onorati e conservati spontaneamente dalle popolazioni locali e in tempi più recenti con il supporto di istituzioni quali la Croce Nera Austriaca (ÖSK). Cimiteri che raccolgono i caduti dei diversi popoli dell’impero tra i quali i trentini e gli abitanti del Litorale. E se i primi hanno più volte conosciuto gli onori della cronaca, sui secondi è gravato a lungo un colpevole silenzio se non per pochi e meritori studi portati avanti privatamente nel tempo da un pugno di ricercatori di frontiera. Anche per rompere questo muro l’Associazione Culturale Zenobi ha realizzato questo viaggio accompagnando studiosi, ricercatori, appassionati a vario titolo verso i luoghi, i paesi e le città che hanno conosciuto la vita quotidiana dei soldati del Litorale, richiamando con questo nome l’antico territorio che dall’Istria si spingeva sino a Bovec. Particolare risalto è stato dato in questo viaggio alla visita dei siti cimiteriali ove riposano caduti dell’imperiale e regio reggimento di fanteria Nr. 97, simbolico e multietnico contenitore di uomini, sofferenze ed esperienze. Un primo, sentito, doveroso omaggio dopo cento anni di oblio.

Da questo viaggio è nato il documentario 1914 – VERSO LA GALIZIA – 2014 prodotto dalla Cooperativa Cassiopea con il sostegno della nostra associazione.