Racconti lontani

Un Bersagliere sulle Dolomiti

Ricerca a cura di Franco Bottazzi

Questa è la storia di Ferruccio Cavaliere, un Bersagliere che arruolatosi volontario nella Guerra Grande nel giugno 1915 non si risparmiò nemmeno un attimo e nel novembre dello stesso anno perse entrambe le gambe sulle Dolomiti, meritandosi la Medaglia d’Argento al Valore e per tutta la vita non perse occasioni per ricordare i compagni che non tornarono alle loro case.

Vita e morte in una cartolina

Ricerca a cura di Roberto Todero.

14 giugno 1915, data della cartolina, 22 settembre 1916, data della morte. Per tutto questo tempo Ubaldo tenne il cartoncino in una tasca della sua giubba, forse anche come una sorta di portafortuna, così come tanti usavano. Speranza vana, dato che la cartolina tornò a casa con gli effetti del caduto e il più che evidente segno del foro del proiettile che lo uccise, o lo ferì mortalmente.

Lo chauffeur di Cracovia

Ricerca a cura di Roberto Todero,  ringraziando la famiglia Dilena.

Quattro fratelli, quattro destini, una guerra: la guerra del 1914. Luigi e Eugenio non tornarono più a casa. Per Carlo non ci sono attualmente dati disponibili. Francesco ebbe invece la fortuna di rivedere Trieste.
La serie di fotografie recuperate, scattate durante la prima guerra mondiale, riguarda due dei tre fratelli: Luigi e Francesco Dilena. Nel prosieguo della ricerca verranno indicati con i nomi segnati nei libri di leva, solitamente (anche se non sempre!) tradotti nella lingua tedesca. Così Luigi divenne Alois e Francesco Franz.

Sebastiano tra gli ultimi dell'esercito A. U.

di Roberto Iurissevich

Sebastiano non era uno degli ultimi, perché gli ultimi erano i morti… Ma spesso era accanto a loro… …erano tutti qui fino a poco fa, mi sembra di sentirli, dove sono ?…

La curiosità sulla ricerca della mia identità e quella della mia famiglia probabilmente incominciai ad averla già all’elementari, quando mi accorsi che il mio cognome durante gli appelli era così diverso dagli altri e così difficile da pronunciarsi da parte degli insegnanti. Infatti, quest’ultimi erano molto spesso originari dell’Italia meridionale ed erano venuti a stabilirsi a Monfalcone tra le due guerre in un periodo in cui tutto ciò che non aveva un significato nella lingua italiana era stato bandito. Il problema della lettura del mio cognome durante gli appelli andò avanti almeno fino al servizio militare, alla presenza di superiori che mi chiedevano spesso se fossi straniero. Talvolta persiste da parte di qualcuno che non conosce ancora la storia delle genti del nostro confine…

Dal Carso in capo al mondo e ritorno

di Franco Sartori

Questa ricerca è iniziata una sera d’estate al Museo del Mare di Trieste. In quella occasione, organizzata dall’ Associazione Zenobi per merito del suo instancabile promotore Roberto Todero, è stato presentato un video sull’affondamento della corazzata costiera Wien da parte dei MAS italiani al comando di Luigi Rizzo nel 1917. Tra il pubblico anche la Signora Barisi che in una pausa mi fece vedere, da parte mia meglio dire: “ammirare”, alcune foto tramandate da suo padre Luigi (già Barich) marinaio della marina austriaca…

PIETRO APOLLONIO prigioniero dello Zar

di Marina Ghersinich

Non ho mai chiesto molto a mio nonno sui suoi anni durante la Grande Guerra. Sembrava qualcosa di molto lontano nel tempo e a scuola non ci era mai stato raccontato molto della storia di questa parte d’Italia…

Un giovane di Galatina partito volontario

di Mariolina Congedo

Ecco un’altra storia di un giovane di Galatina partito volontario all’ètà di 19 anni. Questa volta a raccontarcelo è la nipote Mariolina.

Bersagliere Quaia Andrea di Pietro

I nipoti raccontano

Una famiglia di Polcenigo, provincia di Pordenone, racconta la commovente storia del ritrovamento del cimitero che ha accolto il Bersagliere
QUAIA ANDREA di Pietro
nato il 7 febbraio 1886 a San Giovanni di Polcenigo
morto il 15 agosto 1915 sul Monte Nero
 
EROE della PRIMA GUERRA MONDIALE
 

Serajevo 28 giugno 1914 la notizia che sconvolse l'Europa da quel giorno nulla fu come prima

Preziosi ricordi di un fratello abbandonati in un mercatino della domenica...

Fu dato disperso, fu data la speranza del ritorno...

Una pace vessatoria nel 1918 può aver favorito il Nazismo?  

Davide Bestagno
studente IB Impington Village College Cambridge UK

Gli effetti della Conferenza di Pace di Parigi sulla Germania  dopo la Prima Guerra Mondiale

Dolina dei Bersaglieri maggio 2009

Questa volta sono le immagini e i suoni del Cembalo ungherese che portano pace dove un tempo ungheresi e italiani si affrontavano in guerra. Dolina dei Bersaglieri maggio 2009.

Bocchette di Valmassa

Dallo Stelvio a Monfalcone una lunga trincea correva per dividere due nazioni in guerra, quelle trincee ancora oggi lì a ricordare.

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