DI FRONTE
Uno Standschütze da Schwaz alla Forra del Lupo
Il diario di Ludwig Fasser sul fronte trentino della Grande Guerra
Edizione italiana a cura di Paolo Spagnolli
Serrada di Folgarie e Terragnolo – Luglio 2015
La pubblicazione del racconto di Ludwig Fasser, nella fedele e scorrevole traduzione italiana, corona un sogno nato due anni fa durante una visita al Kaiserjàeermuseum di Innsbruck, dove se ne presentava la versione originale in tedesco, abbinata alla mostra delle foto inedite del soldato. Fu una emozione che travolse tutti i presenti, rivedere i “nostri” luoghi del Trentino come si presentavano 100 anni fa durante la Grande Guerra. Avevo da poco tempo riscoperto, battendo per anni il territorio nel ricordo di una foto storica, l’antica trincea dove mio padre mi portò da ragazzo e avevo coinvolto un gruppo di volontari entusiasti, quasi molti non aspettassero che una scintilla, attorno ad un progetto: recuperare come percorso storico la lunga trincea, ora chiamata della “Forra del Lupo’: che solca da Serrada al suo Forte il bordo a picco sulla val Terragnolo. Ad Innsbruck capimmo che era indispensabile far conoscere in Italia quel materiale storico e tradurre il Diario, collaborando con gli editori della Mostra, fosef Amman e Dietmar Kunhert. Il recupero del sentiero della Forra, il libro, le foto e le mostre organizzate da noi volontari si completano in una sintesi rara e coinvolgente…
La scelta di pubblicare a parte, in abbinata con il Diario, l’intero archivio fotografico di Fasser, mi ha stimolato a non lasciare comunque lo scritto privo di immagini; ho così cercato, prevalentemente in archivi storici locali, la disponibilità delle fotografie che accompagnano ora il testo: un particolare ringraziamento va a Donatella e ai suoi fratelli, grazie ai quali ho potuto attingere al grande e composito archivio del padre Ugo Leitempergher e alla Biblioteca di Folgaria che ha reso disponibile l’Archivio Clam Gallas Winkelbauer, per l’interessamento di Fernando Larcher. Ma sarà il racconto che leggerete a catturarvi: una storia “della guerra” ma “contro la guerra’: perché “DI FRONTE’: contrapposti, c’erano solo uomini, costretti a sopportare uguali crudeltà, soffèrenze e ingiustizie.
Buona lettura!
Paolo Spagnolli