Domenica 6 ottobre: a cura di Franco Bottazzi, dal libro di memorie di Luigi Bartolini, “Il ritorno sul Carso”.

L’occhio del Carso, Pečina 308 m.

Domenica 6 ottobre: a cura di Franco Bottazzi, escursione ispirata dal libro di memorie di Luigi Bartolini, “Il ritorno sul Carso”; un itinerario classico delle escursioni Grande Guerra. Il nostro percorso parte da Loquizza con un giro ad anello dove andremo a visitare la Grotta Pečinka e subito dopo l’osservatorio, dopo un tratto in un camminamento dell’epoca, ritorneremo sulla strada che porta a Castagnevizza, sosta d’obbligo al Trono di Boroevic per proseguire poi nella visita del Lager Segeti e della Dolina Oneglia; quest’ultima è stata la sede del comando di divisione italiano del settore di Castagnevizza nel 1917. Da quest’ultima località ritorneremo al parcheggio delle auto passando per l’abitato di Segeti.
Escursione facile su sentiero segnavia, durata dell’escursione ore 3,5 circa. Attrezzatura necessaria per l’escursione: vestiario adatto per la stagione, scarpe da trekking, borraccia d’acqua, eventuali berretto/kway, la torcia elettrica (frontale possibilmente), utili i bastoncini.
Appuntamento per tutti alle ore 9,30 al parcheggio dell’Agriturismo Turistična kmetija Marušič in fondo al paese.

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA

Per partecipare alla nostra escursioni tre giorni prima dell’evento si dovrà confermare la propria adesione mediante e-mail all’indirizzo, info@zenobionline.com o WhatsApp 345 4027053 indicando nome, cognome e recapito telefonico. Oppure già da questa pagina.
La nostra associazione organizza sin dalla sua costituzione escursioni gratuite riservate ai soci ma sempre aperte a chi vuole farne esperienza per decidere poi se associarsi o meno. Chi partecipa è colui che si iscrive all’escursione in piena autonomia tecnica e psicofisica, attrezzato per lo scopo secondo quanto espresso nella locandina, consapevole di quanto indicato nella locandina stessa.

Giostra nel campo di Segeti

 Lager Segeti, momenti di riposo dalle battaglie sul Monte San Michele nel 1916.