Copertina di Enrico Sacchetti: I Russi hanno fatto la pace coi Tedeschi.
Copertina: Sono arrivati i viveri dall’Ucraina. L’apertura del giornale, disegnata dal Sacchetti.
Copertina: Non capisco perché il mondo mi trovi così odioso. Disegno di Sacchetti.
Copertina: Il Kaiser prende a testate un muro (le forze dell’Intesa) fracassandosi la zucca: L’offensiva di Guglielmo in Francia. Disegno di Sacchetti.
Copertina: I prigionieri italiani in Austria. Disegno di Sacchetti: Si mette in evidenza la triste condizione psico-fisica del prigioniero, anche come monito contro la diserzione.
Copertina: La bugia dell’imperatore d’Austria. Nel disegno di Sacchetti Carlo I nei panni di un infante viene sculacciato dall’Intesa per le sue menzogne.
Copertina: Nel disegno di Sacchetti vediamo un soldato francese, uno inglese e uno italiano abbracciati nell’Intesa. Il titolo: Ciascuno per tutti e tutti per ciascuno.
Copertina: L’offensiva in Francia. Sacchetti dedica il disegno di apertura alle sconfitte germaniche in battaglia sul fronte francese.
Copertina: Lo smembramento dell’Austria: uno sguardo sul futuro nel disegno di Sacchetti. Con il 24 maggio 1918 l’Italia entra esattamente nel suo quarto anno di guerra.
Copertina: Illustrazione di mobilitazione All’armi! di Sacchetti. Nei giorni precedenti i Tedeschi avevano guadagnato terreno in Francia attestandosi sulla Marna.
Copertina: Illustrazione del Sacchetti. Le donne friulane sono orgogliose, superbe, invincibili. Sprezzano i soldati tedeschi. E fra parentesi la precisazione “Da una corrispondenza del giornale ungherese Magyaroszag di Budapest”.
Copertina: Il Sacchetti mette Carlo I d’Austria in castigo, dipingendolo come un bambino viziato vestito alla marinara che piange per i suoi giocattoli spezzati. Le disgrazie di Carlino. Ci si riferisce ancora ai recenti successi navali italiani nell’Adriatico, alle fallite offensive tedesche contro le linee francesi e soprattutto alla cosiddetta Battaglia del Solstizio.
Copertina: Sacchetti pare quasi anticipare gli eventi di novembre 1918 con l’illustrazione d’apertura, intitolata Vittoria!, ma si riferisce in realtà al fallimento tedesco dell’ultima offensiva sulla Marna e alla controffensiva dell’Intesa.
Copertina: L’illustrazione di apertura a firma di Sacchetti, Kamarad! Vede un triste e sconfitto Kaiser Guglielmo arrendersi a un fante americano: i Tedeschi stanno infatti per iniziare la ritirata sul fronte occidentale, dopo la disastrosa disfatta della seconda battaglia della Marna iniziata il 15 luglio precedente.
Copertina: Il Sacchetti con Piove sulla Marna come sul Piave con il Tedesco che prende botte da quattro fanti – Italiano, Francese, Inglese e Americano, torna sulle sconfitte degli Imperi, sul fronte occidentale e su quello italico.
Copertina: “Benvenuto!” Il saluto con il quale il fante di Roma accoglie l’omologo statunitense nell’illustrazione d’apertura Gli Americani in Italia firmata dal Sacchetti.
Copertina: Il Sacchetti apre il giornale con i Tedeschi in rotta sul fronte occidentale. Sempre in cerca di nuove posizioni prestabilite è la beffarda didascalia dell’illustrazione.
Copertina: Un anno dopo è l’illustrazione dedicata dal Sacchetti ai tentativi di pace separata di Carlo I del 1917, che lo fece svilire agli occhi della Germania.
Copertina: Brunelleschi, unicamente per questo primo supplemento, prende il posto di Sacchetti come copertinista: Il fante si apre la strada fra Tedeschi e Austriaci si riferisce all’inizio della decisiva Battaglia di Vittorio Veneto.
Copertina: Torna Sacchetti all’illustrazione di apertura con Il fante in ginocchio per la prima volta, perché bacia la terra redenta. L’ovvio riferimento allo sfondamento della linea del Piave e all’ingresso in Trieste.
Copertina: Sacchetti illustra anche l’apertura dell’ultimo supplemento della “Tradotta”. Dalla sua statua a Trento, immaginando un Dante di bronzo che stringe la mano al fante italiano liberatore.
Copertina: Dopo quasi un mese dal numero precedente torna la versione completa della “Tradotta”. Con la sua illustrazione: Non solo non mi riconosco più io. Sacchetti sottolinea il fatto clamoroso dell’abdicazione di Guglielmo II.
Copertina: Sacchetti utilizza l’illustrazione di apertura del fascicolo: Chi cresce e chi cala: Sottolinea il fatto delle cessioni territoriali dell’Austria all’Italia.
Copertina: Tristissima illustrazione di apertura del Sacchetti con il fante che, Nelle terre liberate, abbraccia un gruppetto di bambini ridotti a scheletri a causa della penuria di rifornimenti su tutto il territorio austro-ungarico.
Copertina: Nel Friuli e nell’Istria liberate, durante le festività natalizie, il fante italiane è accolto con tutti gli onori nelle umili case. Il caro ospite delle sere invernali delle terre redente di Sacchetti.
Copertina: L’italianità di Fiume: Sacchetti apre il fascicolo con un Tricolore piantato con “robuste radici” sulla terra fiumana.
Copertina: "La Tradotta” dirada sempre più la periodicità delle uscite. La copertina del Sacchetti (Il soldato italiano al croato!) è dedicata alle rivendicazioni croate contro le popolazioni di lingua non italiana nella Venezia Giulia. L’Italia non riesce a far valere fino in fondo le proprie ragioni, soprattutto per quanto riguarda le questioni fiumana e dalmata.
Copertina: L’ultimo numero della “Tradotta” esce due mesi e mezzo dopo il precedente. Ormai la guerra è davvero finita: occorre costruire una pace giusta e il “Giornale settimanale della 3a Armata” ha cessato ormai il suo compito di sostegno morale al combattente! Il fante a Wilson di Sacchetti riassume in un’unica illustrazione tutti i dubbi italiani sui 14 punti e sulla Conferenza di Pace di Parigi.